SPETTACOLI
CARMEN
Carmen, racconto di passione e libertà, destino e scelta: la storica interpretazione di Carmen da parte di Amedeo Amodio, originariamente creata nel 1995 per la compagnia Aterballetto, è tornata in scena grazie agli sforzi di recupero del repertorio italiano di fine ‘900 da parte della Daniele Cipriani Entertainment. Questa nuova produzione presenta giovani e talentuosi interpreti della Compagnia Daniele Cipriani e riporta in vita le scene e i costumi originali di Luisa Spinatelli.
La Carmen di Amedeo Amodio è una reinterpretazione in chiave classica e “teatro nel teatro” del celebre racconto di Prosper Merimée, con la colonna sonora di Georges Bizet e contributi musicali di Giuseppe Calì. L’étoile Eleonora Abbagnato è stata l’eccezionale protagonista dal 2017, seguita da interpreti come Alice Firenze, solista del Wiener Staatsballett, Anbeta Toromani, già prima ballerina al Teatro dell’Opera di Tirana, e Amilcar Moret, primo ballerino cubano di fama internazionale. Il corpo di ballo della Compagnia Daniele Cipriani completa il cast.
“Ah, Carmen! Ma Carmen adorée!”.
“Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario – spiega Amedeo Amodio -. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte, vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, una frase, uno sguardo li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi. Sarà dunque per puro caso che Don José incontrerà Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto è tutto stabilito, meno il percorso o labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere nel momento finale completamente scarna, desolata ad esprimere la ‘solitudine tragica e selvaggia’ di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza”.
La visione di Amedeo Amodio si ispira a un ricordo personale: una rappresentazione storica di Anna Bolena al Teatro alla Scala nel 1957, con Maria Callas e Gianandrea Gavazzeni. Il giovane Amodio, all’epoca ballerino, fu colpito dal silenzio che calò sul palco dopo la chiusura del sipario, un momento di sospensione nel tempo condiviso da cantanti, musicisti, ballerini e personale tecnico.
Questa Carmen riafferma la libertà di tutte le donne, ancor oggi costrette a subire prepotenze e giochi di potere, in un mito senza tempo ripreso attraverso il balletto di Amedeo Amodio.
balletto in due atti di | AMEDEO AMODIO |
dal racconto di | PROSPER MERIMÉE |
coreografia e regia | AMEDEO AMODIO |
musica di | GEORGES BIZET |
solisti e corpo di ballo | COMPAGNIA DANIELE CIPRIANI |
scene e costumi | LUISA SPINATELLI |
Debutto versione originale | 1995 |
debutto produzione DCE | 4 marzo 2017 Teatro Sociale di Trento |
produzione | Daniele Cipriani Entertainment |
SPETTACOLI
CARMEN
Carmen, racconto di passione e libertà, destino e scelta: la storica interpretazione di Carmen da parte di Amedeo Amodio, originariamente creata nel 1995 per la compagnia Aterballetto, è tornata in scena grazie agli sforzi di recupero del repertorio italiano di fine ‘900 da parte della Daniele Cipriani Entertainment. Questa nuova produzione presenta giovani e talentuosi interpreti della Compagnia Daniele Cipriani e riporta in vita le scene e i costumi originali di Luisa Spinatelli.
La Carmen di Amedeo Amodio è una reinterpretazione in chiave classica e “teatro nel teatro” del celebre racconto di Prosper Merimée, con la colonna sonora di Georges Bizet e contributi musicali di Giuseppe Calì. L’étoile Eleonora Abbagnato è stata l’eccezionale protagonista dal 2017, seguita da interpreti come Alice Firenze, solista del Wiener Staatsballett, Anbeta Toromani, già prima ballerina al Teatro dell’Opera di Tirana, e Amilcar Moret, primo ballerino cubano di fama internazionale. Il corpo di ballo della Compagnia Daniele Cipriani completa il cast.
“Ah, Carmen! Ma Carmen adorée!”.
“Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario – spiega Amedeo Amodio -. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte, vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, una frase, uno sguardo li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi. Sarà dunque per puro caso che Don José incontrerà Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto è tutto stabilito, meno il percorso o labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere nel momento finale completamente scarna, desolata ad esprimere la ‘solitudine tragica e selvaggia’ di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza”.
La visione di Amedeo Amodio si ispira a un ricordo personale: una rappresentazione storica di Anna Bolena al Teatro alla Scala nel 1957, con Maria Callas e Gianandrea Gavazzeni. Il giovane Amodio, all’epoca ballerino, fu colpito dal silenzio che calò sul palco dopo la chiusura del sipario, un momento di sospensione nel tempo condiviso da cantanti, musicisti, ballerini e personale tecnico.
Questa Carmen riafferma la libertà di tutte le donne, ancor oggi costrette a subire prepotenze e giochi di potere, in un mito senza tempo ripreso attraverso il balletto di Amedeo Amodio.
balletto in due atti di
AMEDEO AMODIO
dal racconto di
PROSPER MERIMÉE
coreografia e regia
AMEDEO AMODIO
musica di
GEORGES BIZET
solisti e corpo di ballo
COMPAGNIA DANIELE CIPRIANI
scene e costumi
LUISA SPINATELLI
Debutto versione originale
1995
debutto produzione DCE
4 marzo 2017
Teatro Sociale di Trento
produzione
Daniele Cipriani Entertainment